5.1.11

Preparativi

Bene, tenendo fede al post precedente, oggi ho lavoricchiato.
Poco, ma sto riprendendo il ritmo e speriamo che domani vada meglio. Non solo per me ma anche per Fed, influenzata come, pare, quasi cinque milioni di italiani.

Temo siano sempre i cinque milioni sbagliati.

Ad ogni modo, tra un'inutile email di risposta dell'assistenza Samsung (qualcuno mi spiega l'incompatibilità DVI tra il mio glorioso Powerbook G4 e il monitor Samsung 2032bw, per favore? Non riesco a farlo funzionare in quella modalità, e in VGA non rende al meglio... Grazie!) e una spesa al supermercato, ho iniziato a raggranellare le idee per una delle incombenze di cui vi scrivevo.

Ecco una scansione in bassa risoluzione:


Bene, io lavoro su un quadernino di piccole dimensioni, dove perlopiù scrivo, appunto, segno, schizzo e disegno le mie idee. Devo fissarle, è importante farlo appena si presentano, o il prima possibile.
Un famoso illustratore & fumettista del Belpaese utilizza il blocco anche per scriversi i sogni che fa, appena sveglio. Dovrei arrivare anche io a quel punto, credo, è già capitato altre volte di aver avuto ottimi spunti nelle ore notturne, e per di più dormendo! Che volere di più?

Ad ogni modo, spero non riusciate a capirci nulla: i miei scarabocchi iniziano sempre così, partono da un amalgama di segni istintivi che cercano di inquadrare cosa voglio mostrare, come lo voglio mostrare, da che punto di vista e con che taglio. Lavoro in piccolo, piccolissimo, dimenticandomi volontariamente del disegno in sé, come mi è stato più volte consigliato di fare: dare la massima attenzione all'idea, in questa fase, è il punto chiave.

Saranno illustrazioni di grande formato, paradossalmente, ma più salgo di dimensione e più è giusto, per me, ridurre quelle degli sketch, così da avere in ogni momento la visione d'insieme a portata di mano.

Una specie di mappa o cartina topografica dell'idea (fa molto Inception come definizione!)

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