17.12.12

Prendi il malloppo e scappa



(Farò finta che non siano passate decadi dall'ultimo post, voi statemi dietro!)

Qualche tempo fa mi contatta su Facebook una mia ex compagna di liceo. Ora, questa è una di quelle cose per cui Facebook è nato, lo so: aggiungi gli amici delle medie e del liceo e, dopo poco, ti ritrovi intasato di inviti a giochini, calendari, eventi nel profondo della Maremma australe per sagre delle lumache al rabarbaro e via discorrendo.

Sì, la cosa mi infastidisce, ma siccome è una colpa a metà, diciamo che sopporto a denti stretti e vado avanti: me la sono cercata.

Comunque, non divaghiamo: ero bel bello a cazzeggiare su Facebook, dicendo a me stesso: "lo uso per i contatti di lavoro!"quando mi arriva questo messaggio personale. In buona sostanza, questa benestante ex compagna di classe mi invitava a partecipare ad un piccolo concorso per la creazione di un logo; banditori erano il suo ragazzo ed un intrepido manipolo di amici, che nel pieno stile Amaro Montenegro  stavano per imbarcarsi in una grandiosa spedizione umanitaria: un rally che avrebbe attraversato le impervie zone della Mongolia, Tibet e altre regioni sperdute dove l'unamità è ruvida e inospitale, ma anche bisognosa del Buono Uomo Bianco Occidentale™.

Questo rally aveva una quota d'iscrizione notevole, che facilmente raggiungeva il migliaio di euro, se non ricordo male; in più, i nostri valorosi benefattori avrebbero compiuto il percorso a bordo di una vecchia Panda (sì, è come il ragazzetto hipster ricco di famiglia, o il punkabbestia col padre Amministratore Delegato: mo' money, mo' robbba) partendo dalla natìa Genova.
Perdonali, Superba, perché non sanno quello che fanno!

Mi metto in contatto con i ragazzi, quantomeno incuriosito. Se gli albarini (che poi sono come i barotti torinesi, via) indicono un concorso e preparano migliaia di euro per una spedizione eroica, vediamo che potrebbe uscirne. La solfa è la seguente: inviare un file pronto per la stampa, come qualità, di un logo che verrà poi selezionato tra molti partecipanti. Il logo stesso abbellirà la loro carretta e sarà utilizzato per adesivi, poster, magliette, cappellini e altri ammenicoli che sarebbero, poi, stati venduti per profitto.
Valore del premio, materialmente: zero. Tu ci dai il logo fresco fresco e noi ti daremo visibilità internazionale, dato che adesso giriamo il mondo! Sento già il mio cellulare squillare ininterrottamente per le richieste di lavoro e la mia casella email esplodere per la ressa di contatti che assolutamente vogliono un preventivo da me...

Leggetevi pure il bando, così avete una buona idea di cosa un concorso-tipo da cui tenersi ampiamente, e senza rimorsi, alla larga.
Generalmente lo schema è: facoltosi sconosciuti promettono visibilità in cambio di ogni diritto di uso e sfruttamento del tuo lavoro, i cui proventi rientreranno unicamente nelle loro tasche. In modo inappellabile.

Quello in alto, spero lo abbiate intuito, è il mio elaborato, che non li ha mai raggiunti. Spero vi piaccia!

1 commento:

  1. Quando si ha la faccia tosta di fare simili richieste si rimane... bhé stupiti, quasi non ci credi!

    Hai fatto bene a rifiutare e per sfregio fare un logo (bello simpatico) che non gli hai mandato. ;)

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